Dott. Giovanni di Giacomo

La patologia della Spalla oggi si è arricchita di una tecnica "L'ARTROSCOPIA" che sembrava in un primo momento essere nata unicamente per il Ginocchio.


La patologia della Spalla oggi si è arricchita di una tecnica "L'ARTROSCOPIA" che sembrava in un primo momento essere nata unicamente per il Ginocchio.


La tecnica Endoscopica può invece essere applicata a differenti articolazioni, oltre al Ginocchio e la Spalla anche al Gomito, al Polso, all' Anca e al Collo-Piede.


La possibilità di potere vedere l'interno dell'articolazione ha dato un notevole stimolo agli studi di ordine biomeccanico e chirurgico, in quanto permette di valutare queste articolazioni durante il movimento.


Per quello che riguarda più da vicino la patologia della Spalla, un'affezione nota a tutti: è la "Periartrite Scapolo-Omerale" oggi differenziata in diverse patologie.


Molto frequente, che interessa sia i giovani, ma in modo particolare gli uomini e le donne tra i 40-50 anni è la "Rottura della cuffia dei Rotatori": ovvero quei tendini che inserendosi sulla Testa dell'Omero permettono al braccio di muoversi nello spazio.


Il paziente, oltre alla difficoltà del movimento, riferisce il dolore localizzato alla Spalla con irradiazione verso il Gomito che si manifesta in modo particolare di notte.


Un'accurata visita Ortopedica coadiuvata da indagini quali la Risonanza Magnetica Nucleare può confermare la diagnosi.


L'artroscopia, talvolta, associata ad una piccola incisione(3 cm.) permette di trattare queste lesioni tendinee con successo e di riportare il paziente alla normale attività lavorativa in tempi particolarmente rapidi.


Un'altra patologia è "L'Artrosi Acromion-Claveare" ovvero un' Artrosi localizzata tra la Scapola e la Clavicola.


Anche questo tipo di trattamento può essere effettuato per via Artrtoscopioca, con recuperi rapidi addirittura a distanza di 4-5 giorni.


Nell'ambito della patologia sportiva la "Lussazione-Scapolo-Omerale", (la classica "Uscita di Spalla"), l'Artroscopia è particolarmente indicata in quanto permette di localizzare e riparare le strutture lesionate in modo più preciso e selettivo di quanto la classica incisione cutanea potesse consentire.


Dopo l'intervento il paziente porta un tutore leggero per 4 settimane e quindi si deve sottoporre a fisioterapia mirata.


I vantaggi della artroscopia sono estetici, funzionali (migliore recupero del movimento) e anche più rapidi nel recupero.


Le strutture ben organizzate hanno, grazie all'Artroscopia, la possibilità di registrare tutti gli interventi, addirittura di fotografare quelle che sono le lesioni più caratteristiche.


Questo, a nostro avviso, è molto importante per poter discutere del post-operatorio e del tipo di trattamento che è stato adottato sul paziente e di visionarlo insieme al fisioterapista.


Siamo infatti convinti che una stretta collaborazione tra il Medico di base e il Chirurgo Operatore e il Riabilitatore siano dei punti cardine per un recupero valido e breve del paziente.